La proroga del credito d’imposta per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno al 2025 rappresenta un’opportunità di rilievo per le imprese. Le recenti disposizioni chiariscono i dettagli per accedere all’agevolazione, incentivando lo sviluppo economico nelle aree del Sud Italia.
Novità della Proroga 2025
Le principali novità introdotte per il 2025 sono:
- Estensione temporale: la proroga riguarda gli investimenti realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025.
- Limite di spesa: aumentato a 2,2 miliardi di euro per l’anno 2025.
- Procedure aggiornate: comunicazioni e documentazioni sono state adattate per semplificare l’accesso e monitorare l’utilizzo delle risorse.
Termini e Procedure
Per accedere al credito d’imposta, le imprese devono seguire due fasi fondamentali:
- Comunicazione preliminare (tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025):
- Indicare l’ammontare delle spese ammissibili sostenute
- Comunicazione integrativa (tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2025):
- Attestare la realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2025.
- Allegare documentazione, tra cui:
- Fatture elettroniche.
- Certificazioni contabili che dimostrino la congruità delle spese sostenute.
L’Agenzia delle Entrate definirà, tramite apposito provvedimento, i modelli di comunicazione e le modalità di trasmissione telematica.
Investimenti Ammissibili
Gli investimenti agevolabili includono:
- Beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.
- Progetti immobiliari, con un limite massimo di 100 milioni di euro per progetto.
Permangono esclusi i settori non compatibili con le normative europee sugli aiuti di Stato. Per tutti gli altri, il credito è cumulabile con altre agevolazioni, purché nel rispetto dei limiti di intensità degli aiuti.
Ammontare del Credito
L’importo del credito d’imposta spettante a ciascun beneficiario sarà determinato applicando una percentuale calcolata in base al rapporto tra:
- Il limite di spesa complessivo (2,2 miliardi di euro).
- Il totale delle richieste pervenute tramite le comunicazioni integrative.
Questa percentuale sarà notificata dall’Agenzia delle Entrate dopo la scadenza delle comunicazioni.
Il credito d’imposta ZES è cumulabile con altri aiuti di Stato, inclusi quelli de minimis, purché il cumulo non superi i limiti previsti dalle normative europee.
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